Si parla spesso di birra tradizionale e birra biologica. Cos’è una birra biologica, come viene prodotta?

Per essere definita biologica solo se soddisfa le seguenti linee guida federali:

Deve contenere almeno il 95 per cento degli ingredienti prodotti biologicamente, non deve quindi contenere nessun OGM, fertilizzanti sintetici o pesticidi.

Il birrificio deve inoltre dimostrare che i restanti ingredienti contenuti all’interno della birra non siano disponibili in quantità o qualità sufficienti in forma organica.

E questi ingredienti non biologici devono essere presenti nella lista delle sostanze consentite e proibite del Dipartimento Federale dell’Agricoltura.

Per essere più precisi esiste anche una certificazione molto ambita tra i produttori di birre biologiche chiamata anche ‘100 Percent Organic’ che indica come anche ‘i prodotti, inclusi i materiali di pulizia e di elaborazione, debbano essere organici’ per essere considerate birre biologiche.

Un’altra importante certificazione è chiamata anche ‘Made With Organic’, la certificazione in questo caso deve contenere almeno il 70% di ingredienti biologici per essere inclusa nella lista dei prodotti più genuini.

Origine delle Birre Biologiche

Le origini della birra biologica risalgono a circa un ventennio quando, precisamente all’anno 1999 quando Eel Rover Brewing decide di produrre questa bevanda nel sud della cittadina di Eureka in California.

Con il passare degli anni questo tipo di produzione è stata sempre più apprezzata non solo in America ma anche in Italia e nel resto d’Europa. Si tratta di un’alternativa alla classica birra da banco.

La scelta dei mastri birrai è stata quella di evitare l’utilizzo di pesticidi, erbicidi o fertilizzanti di origine chimica. Ciò significa che le piantagioni non verranno trattate con nessuna di queste sostanze chimiche e, di conseguenza, anche il nostro corpo quando berremo la birra biologica. Nessuna delle sostanze dannose alla salute utilizzate per le coltivazione di cereali verrà in contatto con l’ecosistema per causare potenziali contaminazioni e intossicazioni alimentari.

La differenza è davvero concreta? Sì, le birre organiche possono risultare al palato molto godibili e fresche rispetto alle classiche da supermercato.

Abbinamenti con le Birre biologiche

Per fare un buon abbinamento è importante diversi sapori che sono presenti nella birra. Quando si descrive il gusto di una birra, ci sono alcune parole che vengono facilmente utilizzate dagli intenditori per fare delle distinzioni precise. In inglese ‘hops’ viene utilizzato per delineare il gusto amaro della birra.

Il gusto di una birra nel processo di birrificazione non è amaro. Successivamente, quando viene aggiunto il luppolo, la birra diventa amara. Gli stessi luppoli hanno un sapore e un aroma versatile che ne può esaltare i sapori floreali e fruttati della birra. Molte birrerie hanno anche un numero ‘IBU’. IBU è sostanzialmente l’acronimo di ‘International Bitterness Units’, più è alto più la birra ha un gusto amarognolo.

Un’altra differenza viene data dalla quantità di malto di orzo che viene utilizzato. Una birra può essere puro malto, doppio malto oppure triplo malto. Solitamente l’orzo viene arrostito prima di essere aggiunto all’infuso. L’orzo da torrefazione conferisce alla birra un sapore di nocciola e un aroma tostato. Inoltre, durante la tostatura, gli zuccheri nell’orzo si caramellano, esaltando il suo gusto leggermente dolce e caramellato.

Una birra definita scura vuole indicare quelle bevande realizzate con del grano di orzo che viene tostato fino a raggiungere una tonalità scura che si ritrova nel bicchiere una volta servita la birra.

Le birre scure sono generalmente tostate più a lungo rispetto alle birre maltate, conferendo loro un gusto più ricco e più pesante. Il sapore di nocciola e caramello del malto si trasforma in note più scure di cioccolato e caffè.

Spesso, anche se sembra una considerazione banale, in realtà è quello che avviene a tavola è proprio abbinare a un piatto delicato una birra delicata di moderata gradazione alcolica mentre, nel caso di una birra più corposa abbinare un secondo di carne. Gli ingredienti preferiti per sposare una birra artigianale biologica corposa e scura sono solitamente elementi tostati, caramellati o cucinati alla griglia.

Per questo motivo non vi è una particolare indicazione per accostare una birra biologica perché sul mercato ne possiamo trovare di vario genere, dalla classica birra bionda alla più ricercata birra biologica rossa.

Le caratteristiche di queste Birre artigianali biologiche

Una certificazione univoca per classificare una birra è abbastanza difficile. Le differenze possono essere diverse da Paese a Paese e, per questo motivo sull’etichetta è possibile leggere diverse indicazioni.

In Italia vi ingente richiesta di birre biologiche, attualmente soltanto una è stata certificata (QC&I), la maggior parte delle birre biologiche vengono prodotte in Europa e oltreoceano perché sono nate prima della biologica nostrana.

Si tratta di piccoli birrifici locali che hanno deciso di intraprendere la strada della produzione non in serie ma di qualità con la possibilità di introdurre materie prime diverse, speciali dal punto di vista organolettico.

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Quali birre biologiche provare?

La scelta è molto ampia e prevede un assaggio tra oltre una decina di sapori diversi; la lista crescerà periodicamente per dare la possibilità agli intenditori di non rimanere senza il proprio gusto preferito. Il nostro market mette a disposizione birre biologiche di produzione belga.

Le più apprezzate sono la Lupulus Organicus, una birra Strong Ale dal gusto corposo disponibile per la degustazione in coppa. Il birrificio Moinette mette a disposizione la ‘Au Miel Biologique’, una birra corposa ma dolce con una gradazione piuttosto alta di 8.5%. La sua particolarità rispetto alla Moinette Biologique è l’aggiunta di miele alla fermentazione classica.

Sempre dal Belgio sono Biologiche le Mongozo Blanche e Mongozo Pils Gluten; la prima viene prodotta per gli amanti della birra bianca leggera amarognola, la seconda invece per coloro che preferiscono le birre bionde deglutinizzate.

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